Sulle prime, le motivazioni addotte dal ministro dell’interno moscovita sulla necessità di monitorare su internet i gusti culturali dei giovani potrebbero addirittura far sorridere. Ma dietro l’apparente romanticismo di questa idea si nasconde, secondo i blogger russi, un tentativo da parte del Governo di incrementare i controlli e le ingerenze sul web , molto simili a quelli imposti dalle autorità cinesi. Il motivo sarebbe quello di troncare sul nascere la diffusione di possibili rivolte, nello stile della Primavera Araba, per le quali la rete è stata al tempo stesso un catalizzatore e una cassa di risonanza dal potenziale incredibile . Secondo il ministro dell’interno russo Rashid Nurgaliev i giovani avrebbero bisogno di essere sorvegliati per evitare che ” strane idee ” siano diffuse in particolar modo ” attraverso la musica ” . ” Mi sembra che siano maturi i tempi per un monitoraggio – ha dichiarato il Ministro – nel Paese per scoprire cosa stanno ascoltando, cosa stanno leggendo, cosa stanno guardando “. Ecco perché ” è necessario preparare una serie di misure per limitare l’attività di certe risorse di internet senza violare la libertà di scambio di informazione” , senza però specificare in che modo per il Governo intenda realizzare entrambe le cose, ovvero incrementare i controlli senza violare le libertà dei singoli utenti.
Russia, censura per la rete

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