Il direttore del quotidiano “Provintsialne Vesti” della Bashkiria (regione della Russia centro-meridionale) rischia una condanna a 5 anni di carcere per aver pubblicato un articolo critico nei confronti delle autorità locali. Viktor Shmakov è stato accusato dalla procura della capitale della repubblica federata di incitamento all’estremismo attraverso l’uso dei media. Lo denuncia il Comitato per la protezione dei giornalisti russi in un comunicato. Aveva pubblicato il commento di un politico di opposizione sulla corruzione e la violazione dei diritti umani nella repubblica, nel quale era contenuto anche un appello alle dimissioni del presidente bashkiro Murtaza Rakhimov, al potere dal 1993. Shmakov è stato arrestato da agenti dei servizi segreti il 28 aprile del 2006, e condannato a due mesi di detenzione in attesa del completamento delle indagini a suo carico. Nel maggio successivo, un ricorso presentato dai suoi avvocati alla locale corte suprema era stato accolto, e l’uomo era stato liberato. Ma la procura non si è arresa: ha prima incriminato il giornalista per organizzazione di sommossa, un reato che prevede fino a 10 anni di reclusione. Poi ha ridotto il reato a semplice istigazione all’insubordinazione contro le autorità legittime, che prevede un massimo di cinque anni di reclusione. Assieme a Shmakov, è stato incriminato per le stesse imputazioni il redattore dell’articolo, il leader di opposizione Airat Dilmukhametov.
Russia: libertà di stampa in pericolo, giornalisti incriminati

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