Il caso della giornalista irano-americana Roxana Saberi , rinchiusa nel carcere di Teheran e condannata a otto anni di reclusione per il reato di spionaggio, ha scatenato in tutto il mondo iniziative di sostegno per la sua liberazione. Ieri, in occasione della Giornata internazionale per la libertà di stampa, 2 00 volontari hanno aderito allo sciopero della fame in segno di solidarietà nei confronti della giornalista. L’iniziativa è partita dalla North Western, l’università di Chicago dove nel 1999 la Saberi si laureò in giornalismo, e si è congiunta allo sciopero della fame simbolico intrapreso il 28 aprile da quattro membri del gruppo di Reporter senza Frontiere. Le iniziative esterne sono mal tollerate da Iran: “ La magistratura iraniana si occupa della vicenda nella sua indipendenza, ci sarà un processo d’appello ed ogni intervento nel procedimento giudiziario è contrario alle convenzioni internazionali ”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Hassan Qashqavi, che ha definito sgradite le ingerenze esterne negli affari interni del paese.
Saberi: solidarietà da Chicago e Rsf

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