Oggi, in occasione del Safer Internet Day 2011, il mondo intero è chiamato a riflettere sul tema della sicurezza in rete. Per farlo, la tradizionale pioggia di dati relativi alla consapevolezza degli internauti in materia di rischi sul web. Lo spaccato generale è firmato Eurostat e vede gli internauti italiani nelle prime posizioni della classifica dei paesi più colpiti da virus informatici . Peggio dello Stivale, dove il 45% dei web-surfer è stato colpito online, solo la Bulgaria (58%), Malta (50%), Slovenia (47%), Ungheria (46%). Fra i meno colpiti figurano invece gli austriaci (14%), gli irlandesi (15%), i finaldesi (20%) e i tedeschi (22%). La vulnerabilità degli utenti di casa nostra si deve a un uso degli antivirus (67%) inferiore a quello della media europea (83%) e coinvolge anche i furti di informazioni personali: l’Italia (6%) svetta con Bulgaria (7%), Spagna (7%) e Olanda (6%). Poco confortanti anche i dati Eurostat relativi all’attenzione dei genitori della Penisola: solo il 4%, contro il 24% della Francia, ha utilizzato nel 2010 un programma per controllare e filtrare l’uso di internet da parte dei bambini. La reattività viene recuperata nel momento del pericolo: i genitori italiani sono però quelli che hanno denunciato più spesso l’accesso da parte dei bambini a siti non appropriati o il contatto con persone potenzialmente pericolose (11% contro una media europea del 5%). I dati di Microsoft, che ha preso in considerazione 770 genitori e 121 bambini italiani, confermano la disattenzione di mamma e papà tricolori : un nutrito 32% non controlla in nessun modo il comportamento in rete dei propri figli. I giovanissimi si dividono tra un 48% che blocca qualsiasi richiesta o commento da parte degli sconosciuti e un 37% che raccoglie le richieste, solleticato dal fascino del mistero. Il 66% si dichiara comunque disinteressato a contatti con persone che non conosce.
Safer Internet Day, italiani a rischio

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