Attese da italiani e stranieri in ferie, le svendite di fine stagione fanno fare qualche affare e rasserenano i negozianti
I saldi di fine stagione sono attesi sia dagli italiani, sia dagli stranieri che ormai da anni prendono addirittura ferie per non perdere la possibilità di fare qualche affare nei negozi delle griffe nostrane. Si stima che quest’anno siano 16 milioni le famiglie pronte ad approfittare degli sconti, per una spesa media a nucleo di 307 euro (circa 138 euro a persona), per un giro complessivo di 4,9 miliardi di euro, secondo Confcommercio. Il 46% dei consumatori arriva preparato e consapevole di che cosa comprerà, mentre il 50% farà le opportune valutazioni prima di cedere alle offerte, secondo un sondaggio di Ipsos per Confesercenti.
Certo, con il cambio del clima e il freddo vero che arriva proprio quando i saldi cominciano qualche negoziante lamenta che ci sia una svendita prima ancora della vendita vera e propria. D’altronde, i saldi fanno ormai parte del gioco: si comprano le nuove collezioni quando non si hanno problemi economici o quando non si è trovato nulla in saldo l’anno precedente… altrimenti, tutti aspettano i saldi. Il Black Friday di fine novembre resta un appuntamento per lo più tecnologico e comunque più fugace.
Stando a Ipsos, il 59% dei partecipanti al suo sondaggio arriva ai saldi con un’idea precisa di quanto spendere in vestiti e la media è di 218 euro a famiglia, con punte più alte nel Centro Italia (quasi 263 euro) e tra gli acquirenti oltre i 34 anni (quasi 239 euro).
I saldi, peraltro, vedono tornare in auge i negozi fisici, così come capita nella settimana prima di Natale, perché si sa che per fare affari ci vuole un certo fiuto e che il fiuto si allena dal vivo. Soprattutto, si approfitta della possibilità di potersi provare i capi di abbigliamento e di farsi consigliare da chi si presume abbia più occhio per la vestibilità. Otto italiani su dieci hanno annunciato che andranno a fare spese di persona, per almeno un acquisto, mentre il 54% comprerà un prodotto sul web.
E quei sono i must-have di stagione? Per il 51% degli acquirenti maglioni e felpe; per il 49% le scarpe; e poi gonne e pantaloni (31%), maglie e top (30%), intimo (28%), camicie e camicette (22%), e poi borse e capispalla (21%). Chiudono la fila alla cassa accessori (18%) e abiti e completi (17%).
Secondo il focus Confcommercio e Format Research sull’impatto dei flussi turistici sui saldi, regina dello shopping è stata finora Firenze con il 40,1% dei negozi visitati da turisti, sia italiani che stranieri. Seguono Milano 36,3%, Roma 34,4% e Napoli 32,1%. A Milano va il primato dello scontrino medio più alto del turista straniero: 182 euro per ogni acquisto. Firenze si piazza seconda con 166 euro, seguita da Roma 160 euro, che evidenzia una clientela variegata tra grandi acquirenti e visitatori più moderati nelle spese. Napoli chiude con uno scontrino medio di 105 euro.
I negozi di Roma sono i più frequentati da clientela internazionale, 32,1% sul totale dei turisti, Milano 27,5%, Napoli 25,0% e Firenze 24,0%. Questo dato evidenzia come Roma dipenda maggiormente dal turismo internazionale rispetto a Napoli. Più della metà dei turisti stranieri privilegia l’acquisto di marchi italiani di alta moda, 55,6%. Seguono i prodotti locali 25,1%, e gli altri prodotti 19,3%. Le imprese frequentate dai turisti nel corso dei saldi invernali prevedono che l’impatto di tale afflusso sulle vendite dei propri negozi sarà «molto» o «abbastanza» consistente, tra il 44% e il 51%.
Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio commenta: “Possiamo dire che, per 6 negozi su 10, le vendite sono in linea, o anche migliori, dello stesso periodo del 2024. Segnali incoraggianti provengono soprattutto dalla prima giornata laddove i centri storici hanno riscontrato fermento e interesse anche da parte dei più giovani”. E ancora: “Un buon contributo arriva anche dallo shopping degli stranieri extra Ue grazie alla misura fortemente voluta da Federazione Moda Italia e Confcommercio che ha ridotto la soglia di accesso al tax free da 155 agli attuali 70 euro, favorendo anche gli acquisti in diverse località”.
di Daniela Faggion