Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

8 Gennaio 2008 | Attualità

Sarkozy chiede una tv pubblica di qualità

Il presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy ha espresso il desiderio di assistere a un rinnovamento culturale del servizio pubblico radio-televisivo  perché “non va bene se opera come il privato”.  Sarkozy ha sottolineato l’ esigenza che il marchio del servizio pubblico sia “la qualità ; il servizio stesso non deve essere elitario “ma non può funzionare solo con criteri mercantili” . Ha anche aggiunto che bisognerà valutare la presenza della pubblicità sulle stesse reti. ” Voglio che i requisiti della televisione pubblica siano modificati profondamente ”, ha spiegato, “e voglio considerare la possibilità di eliminare completamente le pubblicità sui canali pubblici”.  La tv pubblica potrebbe così, ha aggiunto, “essere finanziata da un aumento delle tasse sugli introiti pubblicitari dei canali privati e da un’imposta infinitesimale sui ricavi dei mezzi di comunicazione come l’accesso a Internet o la telefonia mobile”. Le azioni del gruppo di tv commerciale Tf1 sono salite del 10% e quelle di M6 di quasi il 7% dopo le parole di Sarkozy.

Guarda anche:

Milano Cortina 2026: l’Italia unisce sport e cultura alle Olimpiadi

Mostre, eventi, innovazione sociale: la Cultural Olympiad accompagna i Giochi e trasforma il territorio. Milano e Cortina ospiteranno i XXV Giochi Olimpici Invernali dal 6 al 22 febbraio 2026....

L’Italia sui giornali del mondo: 25 e 26 novembre 2025

Marina britannica e italiana concludono esercitazione congiunta nel Mediterraneo Le portaerei HMS Prince of Wales e ITS Cavour hanno concluso con successo l'operazione Neptune Strike nel...

Italiani all’estero: 1,6 milioni gli espatri in vent’anni

Il Rapporto della Fondazione Migrantes mostra che il saldo tra chi parte e chi torna in Italia è pari a -817 mila persone. L’Europa è la destinazione preferita; i giovani sono i più mobili ma...