Il 2014 potrebbe essere l’anno di Google+ . Il social network legato al motore di ricerca, anche grazie agli ultimi trucchi escogitati dagli ingegneri della compagnia americana, cresce più in fretta di Facebook e Twitter, conquistando utenti e funzionalità nuove. Plus sta cercando di recuperare il tempo perduto da Google, che ha iniziato tardi (nel 2011) a credere nel web 2.0 , fermandosi per anni ai numeri eccezionali di YouTube, senza dotarsi di una vera e propria piattaforma social multimediale e interattiva. Ad ammettere l’errore è Eric Schmidt, oggi presidente esecutivo di BigG e ceo della società dal 2001 al 2011: “ Eravamo impegnati a lavorare su molte altre cose – ha detto ricordando l’esplosione di Facebook, tra il 2006 e il 2007 – , ma avremmo dovuto essere in quell’ambito e mi prendo la responsabilità di quanto accaduto. E’ un errore che non commetteremo più”. Google sta provando a intercettare il traffico gigantesco dei suoi numerosi servizi e a dirottarlo, con espedienti più o meno invasivi, su Plus , mentre sta ingaggiando una lotta all’ultimo clic proprio con Facebook per la conquista del mercato pubblicitario social, soprattutto in ambito mobile. Smartphone e tablet dominano già il settore hi-tech, tanto vale marcare i confini finché si è in tempo.
Schmidt scommette, in ritardo, su Google+

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