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11 Gennaio 2008 | Attualità

Sciopero autori: salta anche la cerimonia dei Wga Awards

Gli sceneggiatori vittime del loro  stesso sciopero. Rappresentanti del Wga, Writers Guild of America , hanno annunciato di aver cancellato, a causa dello sciopero, la cerimonia di assegnazione dei premi che ogni anno lo stesso sindacato riserva alle migliori candidature. La festa era prevista per il 9 febbraio, ma il Wga ha fatto sapere in un comunicato di aver  cancellato l’evento. La notizia è arrivata lo stesso giorno dell’annuncio dei candidati alle categorie “miglior sceneggiatura  originale” e “migliore adattamento cinematografico” del premio istituito dagli autori, generalmente un buon indicativo  dell’andamento degli Oscar perché molti membri dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences sono sceneggiatori iscritti al sindacato. Nella prima categoria, migliore sceneggiatura originale, concorrono  la commedia su un’adolescente incinta “Juno” (trionfatore alla seconda edizione del Festival del cinema di Roma) , scritta dal debuttante  Diablo Cody,  “The Savages” nel quale Tamara Jenkins racconta di due  fratelli costretti a prendersi cura dell’anziano padre, il  giudiziario “Michael Clayton” scritto da Tony Gilroy e interpretato da  George Clooney,  la commedia “Molto incinta” di Judd Apatow e Lars e  “the Real Girl” di Nancy Oliver.  Per la categoria migliore adattamento  concorreranno “Non è un paese per vecchi” dei fratelli Coen, “Il  Petroliere” di Paul Thomas Anderson, il francese “lo Scafandro e la  farfalla”, “Into the wild” di Sean Penn e “Zodiac” di James Vanderbilt.   La cerimonia del Wga è dunque l’ultima vittima dello sciopero degli sceneggiatori che dal 10 novembre scorso sta stringendo in una morsa l’industria cinematografica americana. Solo due giorni fa l’Hollywood Foreign Press Association, che ogni anno organizza i Golden Globes  aveva dovuto rinunciare alla festa trasformando la serata di gala prevista per domenica prossima in una semplice conferenza stampa per  annunciare i vincitori.  Il timore a Hollywood è che di questo passo siano cancellati a uno a uno gli eventi che tradizionalmente conducono alla notte degli Oscar , con il rischio che anche la più importante festa del cinema possa saltare, provocando gravi danni economici a un settore già messo in ginocchio da due mesi di sciopero, indetto dal sindacato per ottenere migliori condizioni economiche in merito allo sfruttamento commerciale dei film nei nuovi  ormati digitali e su internet.  

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