Sconfitto dal Cavaliere sotto il profilo della dialettica, Michele Santoro ha comunque vinto nella serata che Servizio Pubblico ha dedicato interamente a una lunga intervista a Silvio Berlusconi. Ha vinto sotto il profilo dello share, e questo era noto da tempo, e ha trionfato sotto quello economico. Sì perché Giovanni Stella, ex amministratore delegato di Telecom Media, ha rivelato al Corriere della sera che il compenso del giornalista è direttamente legato agli ascolti. “ Di puntata in puntata, lo stipendio di Santoro, varia a seconda di quante persone si piazzano davanti alla tivù a vedere il suo programma. Così quel 33% di share, con 8,6 milioni di spettatori, oltre a rappresentare un record assoluto per la rete che ha trasmesso il programma, varrebbe tanto oro quanto pesa” . Ma il giornalista ha immediatamente replicato alle accuse, precisando che ” quando il programma fa il 12 di share della rete le fasce si bloccano e La7 paga il massimo. Se facciamo anche il 20% o l’80% non cambia nulla. Servizio Pubblico guadagna comunque la stessa cifra”. “È come una scala ”, ha spiegato il conduttore, “ Berlusconi in questa storia non c’entra niente. In tutte le puntate abbiamo sempre raggiunto il 12% di ascolti. Tra l’11 e il 12 ci sono solo 20 mila euro di differenza che vanno al programma, non a Michele Santoro. Questo sia chiaro. Santoro non è pagato da La7”.
Scontro Stella-Santoro sul compenso
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