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9 Aprile 2007 | Economia

Scorporo rete Telecom, più poteri all’Authority

Più poteri all’autorità per le telecomunicazioni in vista di un possibile scorporo della rete di Telecom Italia. E’ quanto si appresterebbe a chiedere il presidente dell’organismo di controllo Corrado Calabrò che punterebbe a realizzare questo obiettivo entro l’anno. Attualmente su questo caso specifico l’autorità ha solo il potere di dare indicazioni di indirizzo, ma Telecom può ignorarle. Alla fine del mese l’autorità produrrà il documento che indicherà sulla base di quale modello dovrebbe avvenire lo scorporo della rete. Sembra prendere quota l’ipotesi inglese applicata attualmente a British Telecom , con la rete che resta di proprietà della società telefonica, ma che viene gestita da un soggetto terzo indipendente in accordo con l’Authority. L’intervento sulla proprietà della rete per decreto legge piace al ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro che ha detto: ”In questi giorni si stanno facendo molte ipotesi su un possibile intervento legislativo del governo sulla questione Telecom. Personalmente ribadisco che sarei più favorevole all’uso del decreto . Abbiamo necessita’ di intervenire con urgenza sulla situazione tutelando i piccoli azionisti ed evitando che questo fondamentale asset del Paese finisca nelle mani di qualche nuovo furbetto piu’ interessato ai piani speculativi che a quelli industriali”. ”Allo stesso tempo dobbiamo portare avanti – prosegue Di Pietro – una soluzione strutturale e di sistema, che eviti il ripresentarsi in futuro di situazioni come quella che osserviamo oggi. Da questo punto di vista le ipotesi di societarizzazione della rete secondo il cosiddetto modello inglese mi sembrano andare nella giusta direzione , garantendo trasparenza, concorrenza e difesa dell’interesse pubblico”. La rete Telecom ”è garanzia del Paese di imparzialità” e il governo sta ”lavorando sul modello inglese che e’ quello che piu’ corrispondente alle esigenze” ma per una decisione aspetta ”le conclusioni dell’Autorita’ per le telecomunicazioni che deve dare una soluzione che sia compatibile con il mercato e con le garanzie di imparzialita’ che la rete deve avere”. Cosi’ il vice ministro allo Sviluppo economico Sergio D’Antoni spiega come il governo si sta orientando sulla rete Telecom. D’Antoni definisce ”prematuro” parlare di quale provvedimento sara’ scelto dal governo per intervenire sulla rete e che occorre attendere le conclusioni dell’Authority. Quanto ai tempi, il vice ministro osserva che ”tutta la vicenda ha fretta e fa diventare i tempi stringenti” mentre ribadisce che ”vendita e garanzia della rete sono due cose separate ma che si incrociano perche’ che la rete sia imparziale e’ una garanzia pubblica”.

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