L’imprenditore francese Nicholas Jacquart ha lanciato il sito internet missbimbo.com , non facendo altro che dedicare agli internauti più giovani, di età compresa fra i 9 e i 16 anni, una piattaforma che riprende in tutto per tutto le caratteristiche che tanto hanno divertito e coinvolto gli adulti sul web. Ed è già polemica. Gli iscritti a questa baby community devono realizzare un avatar (l’alterego elettronico che rappresenta sul portale il giocatore che lo crea) quanto più ‘cool’ possibile, con l’aiuto di chirurgia plastica, abiti succinti e biancheria sexy. “Il sito lancia un messaggio pericoloso”, ha accusato attraverso le pagine del “Times” Dee Dawson, primario di una clinica specializzata in malattie legate all’alimentazione. Dee Dawson ha trovato l’appoggio di numerose associazioni dei minori, come “Parenkind” e gli ideatori del sito si limitati a rispondere che si tratta solamente di un gioco, celandosi dietro il successo del portale, capace di attirare 200mila utenti in un solo mese di attività. Il gioco è inizialmente gratuito e una volta esauriti i crediti iniziali dati in dote all’avatar, per acquistare i “bimbo-dollari” bisogna mettere mano al portafoglio vero. Il meccanismo e la struttura del sito sono simili a quelli di Second Life e proprio in questa caratteristica dovrebbero risiedere le maggiori preoccupazioni, avendo il gioco creato più di una situazione pericolosa e sicuramente non adatta a un pubblico più giovane di utenti.
Second Life in versione baby scatena le polemiche

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