Philip Rosedale ci riprova. Dopo aver lanciato Second Life nel giugno del 2003, il fondatore della Linden Lab, tenta di rivitalizzare una piattaforma di esperienza virtuale. High Fidelity , considerato il naturale successore di Second Life, mira a fornire al giocatore un’immersione totale in un mondo digitale, sotto forma dei famosi avatar che già popolavano la piattaforma precedente. Nel video di presentazione si capisce come gli avatar siano decisamente migliori ma soprattutto d i come si muovono seguendo i movimenti del corpo in maniera quasi perfetta , grazie all’utilizzo di periferiche esterne, in questo caso il Kinect . Il più grande difetto di Second Life era l’impossibilità di connettersi con il mondo esterno. Un problema al quale High Fidelity risponde con l’ integrazione a Facebook così da velocizzare l’iscrizione alla piattaforma da parte di chi usa già il social network.
Second Life si trasforma in Alta Fedeltà

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