Colpo di scena: solo maggiorenni su Second Life. Lo ha deciso la Linden Lab , società che ha creato il format della vita virtuale attualmente frequentata da 7 milioni di persone nel mondo, 125mila solo in Italia. Alla base della decisione c’è il dilagante contenuto pedo-pornografiche, che attirano gli avatar con annunci virtuali e, a pagamento, mostrano invece foto reali. “Stiamo esaminando diversi sistemi di verifica per rendere accessibile il programma solo ad utenti maggiorenni. Uno di questi potrebbe essere l’identificazione per mezzo della carta d’identità, del passaporto o della patente di guida” fa sapere un portavoce della Linden Lab. In Francia, però, un giudice del Tribunale di grande istanza ha rigettato il divieto per i minori di accedere a Second Life. Non esistono motivi di turbamento per il carattere dei minori o manifestazioni illecite e contrarie all’ordine pubblico. Almeno nella documentazione presentata al giudice da Federazione delle Famiglie e l’Unione delle associazioni familiari.
Second Life: VM 18, ma non in Francia

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