Single per scelta, vedovi o separati crescono più delle famiglie numerose. E influenzano consumi, costumi e servizi
L’Italia sta attraversando una trasformazione silenziosa ma profonda: un numero crescente di persone vive in solitudine. Che siano single, vedovi, separati o semplicemente amanti della propria autonomia, questi individui stanno ridisegnando la struttura delle famiglie e influenzando consumi, mercato immobiliare, servizi e politiche sociali. Secondo l’ISTAT, nel biennio 2023‑2024 le persone sole sono state il 36,2 % delle famiglie italiane. In maggioranza sono anziani: quasi il 40 % delle persone di almeno 75 anni vive infatti da solo, con prevalenza femminile. Nel 2024 gli ultrasessantacinquenni che vivevano da soli erano circa 4,6 milioni.
Le proiezioni ISTAT sulla popolazione e le famiglie confermano che questo è solo l’inizio di una trasformazione strutturale: si stima che entro il 2050 le famiglie “monocellulari” (cioè, quelle con un solo componente) saliranno dal 36,8 % nel 2024 fino al 41,1 % del totale delle famiglie. In termini assoluti, le persone sole cresceranno da circa 9,7 milioni nel 2024 a oltre 11 milioni nel 2050. Tra queste, gli ultra‑65enni soli saliranno da 4,6 a 6,5 milioni. Infine, la dimensione media delle famiglie si ridurrà: da 2,21 componenti nel 2024 a circa 2,03 nel 2050.
Questi cambiamenti demografici hanno ricadute concrete già oggi e lo faranno sempre di più nei prossimi decenni. Dal punto di vista del commercio, ad esempio, stanno spingendo la domanda di prodotti in formati più piccoli, “pronti” per un solo consumatore (monoporzione). Nei supermercati già si vedono versioni ridotte in molte categorie: freschi, pronti, succhi, pane confezionato. Anche per questo offerte del tipo “3×2” o multipack perdono appeal, perché chi vive da solo non ha né il bisogno, né lo spazio per accumulare grandi scorte.
Poi c’è tutto il tema legato all’abitare e dei servizi: la casa per una persona richiede ambienti compatti, più efficienti, spesso con l’ausilio di spazi comuni (lavanderia, palestra, salotti condivisi) per ridurre costi e migliorare la qualità della vita; rispetto ai servizi crescono i comparti legati a consegne a domicilio, assistenza sanitaria e sociale su appuntamento, servizi digitali, domotica per anziani.
Particolarmente significativo è il ruolo degli anziani. Come detto, nel 2024 erano 4,6 milioni gli over 65 soli, un numero destinato a crescere a 6,5 milioni nel 2050. L’invecchiamento demografico italiano — con la popolazione over 80 che supera i bambini sotto i 10 anni e con gli over 65 che sono già quasi il 25 % della popolazione — renderà questo tema sempre più urgente.