Quasi 5 mesi senza internet. E un mese e mezzo senza neanche la linea telefonica di casa. Una casalinga triestina e i tre figli hanno vissuto un lungo disservizio causato dalla compagnia telefonica (di cui non è stato reso noto il nome) con la quale aveva stipulato un contratto nel 2008. A distanza di tre anni, dopo un tentativo di conciliazione non andato a buon fine, si è vista riconoscere un danno che il giudice di pace di Trieste ha quantificato in 2.400 euro: 1.600 di danno patrimoniale, altri 800 di danno esistenziale. Il legale della donna aveva invocato una condizione di oggettiva “ disuguaglianza digitale ” causata dal mancato funzionamento del servizio. Il giudice di pace ha accolto l’impostazione, considerando il danno causato “ particolarmente grave in un’epoca in cui la comunicazione è fondamentale in ogni aspetto della vita quotidiana”.
Senza internet per mesi, riconosciuto danno da stress

Guarda anche: