Si è aperto uno spiraglio nelle trattative tra la Writers Guild of America (Wga), il sindacato degli sceneggiatori in sciopero da 31 giorni, e l’Alliance of Motion Pictures and Television Producers, che rappresenta i produttori. “Abbiamo parlato sul serio”, ha anticipato una fonte, “e se non fosse stato per Hannukah (la festa ebraica che è cominciata al tramonto) penso che saremmo ancora lì”. La Wga ha presentato una proposta che prevede un fisso per gli autori con aumenti in misura proporzionale al successo di pubblico. “ Non vediamo l’ora di tornare al tavolo delle trattative ”, ha risposto un rappresentate dei produttori. La Wga sta trattando il rinnovo di un contratto scaduto il 31 ottobre; la mancanza di un accordo ha provocato l’inizio dello sciopero, il 5 novembre. L’ agitazione ha già provocato danni economici gravi all’industria televisiva , una delle più fiorenti di Hollywood: telefilm e show comici hanno dovuto chiudere momentaneamente per mancanza di copioni e soprattutto di autori pronti a correggere le battute durante le riprese. Le prime ripercussioni si sono avute anche sul mondo del cinema, con produzioni sospese come “Angeli e demoni”, che vede ancora una volta Tom Hans come protagonista. Oltre ai danni economici per le major, anche membri dello staff di vari show sono stati licenziati poco dopo l’inizio dello sciopero : Jay Leno, conduttore di un popolare talk show, ha pagato per una settimana il salario di 80 operatori licenziati dalla Nbc, il canale sul quale va in onda il suo programma. Lo stesso hanno fatto i colleghi David Letterman e Jimmy Kimmel. “Variety”, quotidiano degli addetti ai lavori del mondo dello spettacolo, è pessimista riguardo ai risultati delle trattative e non vede una risoluzione prima di marzo.
Si avvicina soluzione per sciopero Hollywood

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