I siti web dei governi sono troppo complicati e, perciò, poco utilizzabili dagli utenti. Lo rivela un’indagine del National Audit Office britannico, istituto indipendente di controllo e ricerca. Circa il 25% degli stessi organi di governo non conosce abbastanza il proprio sito e non ha idea di quanto esso costi, mentre i servizi più graditi dai cittadini sono quelli che permettono di pagare le tasse online e quelli il controllo dei pagamenti e delle scadenze. Solo nel Regno Unito, costi per la gestione dei siti web istituzionali governativi costa 208 milioni di sterline all’anno. Inoltre, un sito di un governo centrale conta mediamente circa 17mila pagine spesso con grafica che non semplifica l’accessibilità e la usabilità I siti migliori? Quelli islandesi, dove il 55% dei cittadini sono online per comunicare con le istituzioni, seguiti dalla Svezia (52%) e dalla Finlandia (47%). L’Italia è a quota 14% ed è più vicina al fondo che al vertice della classifica.
Siti governativi troppo complessi

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