Lo scorso lunedì sera, SkyCinema ha mandato in onda il film Shooting Silvio, opera prima di Bernardo Carboni uscita nel 2007 che ha per co-protagonista involontario Silvio Berlusconi, vera e propria ossessione del giovane protagonista della pellicola, il ventottenne Giovanni, deciso a fermare il tycoon italiano a ogni costo. Per Giovanni, Berlusconi è l’incarnazione stessa del male, e per questo progetta il suo rapimento e la sua uccisione. Proprio il delirio psicologico, l’inquietudine e la tragica risoluzione della storia raccontata da Carboni, cui è stato dato spazio sulla piattaforma satellitare, hanno scatenato le violente polemiche del Popolo della Libertà, il neo-partito fondato da Berlusconi. “ È davvero stupefacente – osserva in una nota il deputato Pdl Piero Testoni – che nel periodo delicato che attraversa il nostro paese, che sta dando prova di una solidarietà e di un’unità d’intenti che non ha precedenti, per la tragedia dell’Abruzzo, una grande televisione privata non trovi di meglio che mandare in onda un discutibile film, ormai datato, contro il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ” L’insofferenza del centrodestra verso le ultime critiche ricevute a mezzo televisivo è evidente , e il nesso tra le recenti accese discussioni sul programma Annozero di Michele Santoro e la scelta di Sky, a dire il vero difficile da cogliere (perché presumibilmente inesistente), non sfugge ai sostenitori del presidente del Consiglio, che parlano di “ una vera offensiva mediatica” . “ In un momento delicato come questo – sottolinea Francesco Casoli, vicepresidente del gruppo Pdl al Senato – tra crisi economica e terremoto, è davvero scadente e di pessimo gusto trasmettere una pellicola del genere che predica solo odio contro il premier che sta affrontando i problemi reali mettendoci tutta la sua grinta e l’esperienza e trovando apprezzamenti ovunque, dalle massime cariche dello Stato fino all’opposizione ” Ma è difficile, almeno in democrazia, attendersi sempre e comunque una totale dedizione alla causa, in particolar modo dalle forme d’arte e d’espressione. In fondo, dirà qualcuno, è solo cinema, e per di più indirizzato al pubblico di nicchia che usufruisce del satellite e segue Sky. Ma, più attentamente, si intravedono le idiosincrasie del culto della personalità su cui si fonda la politica contemporanea, e più in particolare quella proposta dal neonato Pdl. L’immagine non può essere fragile, l’ego non può essere sotto scacco, pena la vulnerabilità. E d’altra parte Buddha è da sempre rappresentato sereno e dorato.
