Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

20 Marzo 2013 | Innovazione

Sms, lunghe chiamate e web mobile, ecco il telefono che piace agli italiani

Calano le linee di telefono fisse, aumentano i cellulari, molti dei quali abilitati alla navigazione internet, non passano di moda gli sms. Questa in estrema sintesi il risultato del rapporto Agcom sulla telefonia italiana per quanto riguarda il 2012 . Durante lo scorso anno, il numero di utenze fisse complessive è diminuito di circa 450mila linee . A perdere quota è stata soprattutto telecom Italia (-1,8%) che comunque mantiene la leadership di settore con il 64,6% del market share. Sostanzialmente invariate Vodafone e Wind (+0,2 e +0,3%, rispettivamente), mentre Fastweb ha chiuso l’anno con un saldo positivo dell’1%, grazie soprattutto alle sue offerte sulla banda larga casalinga. Sono infatti 160mila le nuove linee di adsl attivate. Più movimentata la situazione degli operatori mobili, che hanno potuto contare nel complesso su 400mila nuove sim . Tim e Vedafone hanno entrambi perso clienti (-0,2 e -0,7% su base annua), a favore di H3g (+0,3%) e di Wind (+0,7%). Agli italiani continuano a prediligere la comunicazione parlata quando hanno molto da dire (137 miliardi di minuti nel 2012, +3,8%), o gli sms, mai passati di moda, per esser più veloci (96 miliardi in totale, +7,5%). In attesa della completa – e forse definitiva – invasione delle app e del web mobile.

Guarda anche:

Il segreto della vita svelato in Italia: da Padova e Torino il modello che riscrive la storia dell’embrione

C’è un pezzo di futuro che parla italiano sulle pagine di Nature Cell Biology, una delle riviste scientifiche più autorevoli al mondo. Una scoperta che segna un punto di svolta nella comprensione di...

Teletrasporto quantistico tra laboratori romani: verso l’internet del futuro

Un importante passo avanti nella comunicazione del futuro è stato raggiunto a Roma, presso l’Università La Sapienza, con il primo teletrasporto quantistico di informazioni tra due laboratori della...

Dagli scarti dell’Etna alle stampanti 3D

La cenere vulcanica dell’Etna può trasformarsi in inchiostro per stampante 3D. E’ quanto dimostra uno studio presentato al recente Congresso congiunto SIMP-SGI (Società Italiana di Mineralogia e...