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21 Gennaio 2025 | Disinformational

Social network sorvegliati speciali per le elezioni in Germania

I rischi dopo il caso delle elezioni annullate in Romania per irregolarità, tra cui la diffusione di disinformazione e campagne non autorizzate tramite i canali social.

Mentre la Romania ha annunciato che ripeterà le elezioni presidenziali il 4 e il 18 maggio con un inasprimento delle regole relative alla campagna elettorale sulle piattaforme social, la Germania ha aperto le danze che condurranno al voto il 23 febbraio. 

La gestione delle fake news e del fact-checking di Facebook

Una ricerca della George Washington University ha rilevato che nel 2019 le elezioni nel Paese furono condizionate da oltre 200 mila account Facebook falsi a favore del partito di estrema destra AFD. Dieci volte di più di quelli che sono stati registrati in Romania, dove ha inciso anche il basso livello di alfabetizzazione mediatica e una profonda sfiducia nei media tradizionali. Per quelle elezioni del 2019, Facebook si impegnò a bloccare profili creati al di fuori del Paese coinvolto, cioè i nuovi profili tedeschi potevano essere creati solo in Germania. I dati della ricerca dimostrano che nemmeno questa semplice limitazione fu fatta rispettare da Facebook. I profili falsi furono generati e promossi da ogni parte del mondo provocando una valanga di contenuti a favore della formazione estremista.

Ciò che accadde sei anni fa dimostra che non ci fu un reale impegno. Un’ipotesi confermata anche dal recente annuncio di Mark Zuckerberg di sospendere il fact-checking negli Stati Uniti, a tutto vantaggio di una maggiore diffusione della disinformazione. Intanto l’International Fact Checking Network ha diffuso una lettera aperta di protesta e preoccupazione a Zuckerberg dopo la decisione di Meta. L’organizzazione ha espresso dubbi anche sull’adozione del metodo delle Commmunity Notes, sistema di verifica alternativo simile a quello già adottato da X.

Il ruolo di Musk

A proposito di X, la cui imparzialità è stata spesso messa in discussione, non può sfuggire il il ruolo centrale del suo fondatore Elon Musk che nel corso politico statunitense non depone a favore della lotta alle fake news. In occasione dell’apertura della campagna elettorale in Germania, Musk ha espresso sostegno esplicito all’AFD. Un fatto che certamente fa vacillare la fiducia nel pluralismo del social network in queste elezioni. Non si è fatta attendere la reazione dell’ex commissario europeo franceseThierry Breton: evocando il precedente delle elezioni in Romania, ha suggerito che le autorità tedesche potrebbero annullare i risultati delle elezioni se queste fossero influenzate da ingerenze esterne o da violazioni legali.

E il destino di TikTok

Infine, il ruolo di TikTok: indicata dalla corte costituzionale rumena come il principale veicolo di disinformazione, anche se per poco tempo ha smesso di funzionare negli Usa, dove ha 170 milioni di utenti, per la messa al bando voluta dall’amministrazione Biden. Ma il neoeletto presidente Trump è intervenuto per ripristinare TikTok, riconoscendo tra le altre cose che l’App è stata fondamentale per la sua elezione.

Valentina Colombo

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