Google ha acquisito Songza, servizio di musica in streaming con cui si prepara a sfidare Apple, da poco arricchitasi di Beats Music. La nuova società andrà a integrare Play Music, canale di BigG con canzoni in streaming operativo tramite il motore di ricerca. Il mercato musicale online è uno dei più attivi (e potenzialmente remunerativi) dell’intero comparto internet: con il declino del download (-2,1%), la fruizione si è spostata sulle applicazioni e i siti che consentono l’ascolto (legale) a flusso continuo, gratuitamente o in abbonamento, di cataloghi sterminati. Il settore ha incrementato il proprio giro d’affari del 51% nel 2013, arrivando a 1,1 miliardi di dollari, circa l’8% di tutti gli introiti dell’industria fonografica. Spotify e Weezer sono gli esempi più eclatanti del successo della musica in streaming. Per dotarsi di Songza e dei suoi 5,5 milioni di iscritti, Google avrebbe speso 15 milioni di dollari . Ma a Mountain View stanno anche preparando un servizio premium per YouTube: chi la suona giusta, su internet, fa un mucchio di quattrini.
Songza entra nella scuderia di Google

Guarda anche: