Quello dei contenuti generati dagli utenti è il business del momento, a cavallo dei successi di YouTube e MySpace, ma Sony Pictures Enteraiment ha smesso di crederci a un anno dall’acquisto del sito Grouper per 65 milioni di dollari. Il portale, che pubblicava video caricati dagli internauti, si chiamerà Crackle e sarà dedicato alla ricerca di nuovi talenti, anche attraverso finanziamenti di produttori che vogliano investire in aspiranti cineasti. “Per quello che ci riguarda i contenuti generati dagli utenti sono morti. Siamo fuori da questo business”, ha chiarito Josh Felter, co-fondatore e co-presidente di Grouper, “abbiamo capito che i video creati dagli utenti sono una cosa che tutti vogliono guardare ma non sono un grande business. Fare soldi è troppo difficile”. Elemento importante nel nuovo corso di Crackle saranno i concorsi, 4 quelli in cantiere. I quali, per differenziarsi dalle analoghe iniziative già attive sul web, punteranno a offrire premi che “non si possono comprare” come incontri con i manager Sony per dare a giovanti talenti l’opportunità di spiegare meglio le proprie idee e confrontarsi con un approccio professionale ai differenti generi.
Sony dice basta ai contenuti user-generated

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