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17 Aprile 2008 | Attualità

Spettatori fedeli a programmi tv

Secondo un’indagine mondiale svolta da Global Broadcast Consumer di Accenture, l’83% degli utenti nutre un forte malcontento legato alla visione di tv via cavo e live broadcast; il 33% segue ancora più di otto programmi alla settimana: di questi il 41% sono americani e il 39% inglesi. Dal sondaggio emerge che i telespettatori sono più fedeli ai programmi che seguono per passione piuttosto che a quelli distribuiti da canali brandizzati.  Questa è un’occasione per gli addetti ai lavori di diffondere contenuti su una molteplicità di canali in modo da arricchire le modalità di interazione con gli utenti, alimentando anche nuove fonti di guadagno. La tv è in assoluto il mezzo di comunicazione più diffuso, tuttavia l’utenza varia il consumo a seconda di variabili come zona geografica, età e ceto. Il sondaggio ha analizzato come gli spettatori usano i contenuti televisivi e come si adattano alle novità. Secondo Accenture, il cambiamento di comportamento rappresenta una delle minacce più serie per il mezzo televisivo. Le percentuali di coloro che fruiscono di mezzi alternativi alla tv sono ancora basse: il 40% di utenti americani tra i 18 e 24 anni usano strumenti mobile, solo il 19% degli adulti sono interessati a questa fruizione.  Sono state prese in considerazione le proposte degli intervistati riguardo ai tipi di contenuti più adatti ai singoli mezzi alternativi di diffusione: il 27% preferirebbe vedere le serie preferite sul proprio pc; la stessa percentuale vorrebbe ricevere informazioni attraverso il servizio pubblico; il 26% vorrebbe programmi nuovi sulle reti televisive tradizionali; il 25% è interessato a vedere contenuti video autoprodotti, mentre solo il 16% desidererebbe ricevere estratti  e pillole degli episodi delle proprie serie tv. David Wolf, veterano di Accenture media e entertainment, ha commentato: “Le persone stanno sperimentando nuove forme di consumo e si stanno allontanando dai mezzi tradizionali. L’età è il principale indicatore di questo cambiamento: il comportamento degli spettatori al di sotto dei 35 anni mostra l’incombente inversione di rotta rispetto all’uso futuro del broadcast. Oggi i giovani sono più soddisfatti della loro esperienza col mezzo televisivo e ancora più eccitati per la disponibilità di scelta che viene offerta loro”

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