Lo spreco alimentare resta una vera emergenza in Italia: ogni settimana si buttano in media 555,8 grammi di cibo a persona, un valore in calo rispetto al 2024 ma ancora superiore agli obiettivi fissati dall’Unione Europea per il 2030 (369,7 grammi). L’Italia si posiziona sopra la media europea e ha davanti a sé una sfida cruciale: ridurre del 30% lo spreco negli ambienti familiari, nella ristorazione e nei negozi, oltre che del 10% nella trasformazione industriale.
Sono soprattutto pane, verdura, frutta e minestre a finire tra i rifiuti; il fenomeno è più marcato al Sud (628,6 g/settimana) che al Centro (490,6 g) e Nord (515,2 g). La pressione dell’inflazione (+3,7%) ha reso famiglie e consumatori più attenti, tanto che le nuove generazioni, con la Gen Z in testa, si impongono come pionieri del consumo responsabile, preferendo prodotti locali, riducendo gli sprechi e condividendo ricette antispreco sui social.
Modelli virtuosi: dal progetto PlanEat alle mense innovative
Un esempio di inversione di rotta arriva dal pilota condotto da PlanEat nelle mense scolastiche di Borgarello (PV): grazie a un sistema di pianificazione digitale, monitoraggio delle porzioni e libertà di scelta per bambini e famiglie, nel solo periodo di test si è osservata una riduzione del 52% del cibo sprecato, passando da 52,3 kg a 20,2 kg di avanzi in una settimana. Inoltre, la produzione di cibo è diminuita del 20%, con benefici concreti sia per l’ambiente sia per la gestione delle diete speciali e delle intolleranze.
Il progetto MenSana, sviluppato nell’ambito PNRR da OnFoods e dalla IUSS di Pavia, ha coinvolto 159 alunni e si basa su un approccio collaborativo che prevede la scelta tra vari menù e porzioni personalizzabili, favorendo la riduzione del cibo cucinato inutilmente. L’innovazione di PlanEat, società benefit guidata da Nicola Lamberti, unisce sostenibilità, tecnologia e logistica: in tutta Italia PlanEat ha “salvato” 72 tonnellate di cibo dal 2020, grazie a 450.000 ordini gestiti.
SpesaSospesa.org: solidarietà circolare contro lo spreco
Un altro progetto italiano di eccellenza, tanto nella lotta allo spreco quanto nella solidarietà concreta, è SpesaSospesa.org, ideato dalla Fondazione Lab00 ETS. Attivo dal 2020, il progetto adopera una piattaforma digitale che permette alle aziende di donare o vendere prodotti alimentari in eccedenza, supportando famiglie in difficoltà e contribuendo a ridurre l’impatto ambientale dello spreco.
Grazie a un modello circolare basato su tecnologia blockchain, il progetto garantisce la tracciabilità delle donazioni e la trasparenza nelle transazioni. In pochi anni, SpesaSospesa.org ha raccolto più di 2 milioni di euro, recuperato e distribuito oltre 1.000 tonnellate di prodotti di prima necessità (alimentari e non alimentari) a circa 15.000 persone in 27 comuni italiani tramite una rete di enti non profit.
Questo progetto, ispirato al rito del “caffè sospeso” napoletano, ottimizza le risorse per aiutare chi è in difficoltà e serve da stimolo per una cultura solidale e sostenibile, costruendo una vera rete collaborativa tra aziende, enti, cittadini e associazioni.