Il Comitato d’igiene e sicurezza della direzione degli affari culturali del Municipio di Parigi ha imposto il blocco del wifi nelle biblioteche comunali della capitale francese a causa di disturbi di varia natura accusati dal personale. “Si sa poco sul wifi, sulle frequenze utilizzate’”, ha commentato al quotidiano “Le Monde”, che ha diramato la notizia, Paolo Vecchia, del dipartimento tecnologie e salute dell’Istituto superiore di sanità di Roma. “Ci si può chiedere se è possibile e realista intraprendere degli studi epidemiologici difficili, costosi e molto lunghi per ciascuna tecnologia, o se non conviene estrapolare qualche risultato a partire dai risultati ottenuti sulla telefonia mobile”, ha aggiunto Vecchia. ”L’energia elettromagnetica penetra meno profondamente via via che la frequenza aumenta”, ha spiegato Vecchia. Il ministero della sanità francese ha comunque chiesto all’Afsset, l’Agenzia francese di sicurezza sanitaria dell’ambiente e del lavoro, un rapporto sulle radiazioni non ionizzanti che riguardano la connessione wireless e l’uso del cellulare da parte dei bambini che sarà reso noto alla fine del prossimo anno. Secondo Elisabeth Cardis del Centro internazionale di ricerche sul cancro (Circ) i risultati fino a oggi dello studio epidemiologico internazionale Interphone portato avanti in tredici paesi sugli eventuali legami tra telefonia mobile e tumori al cervello mostrano un aumento del rischio, che è talvolta doppio, di contrarre diversi tumori. Secondo questo studio “la grande maggioranza delle esposizioni alle frequenze radio è dovuta a tre fattori: il cellulare, il telefono cordless a casa, il forno a micro-onde”
Stop al wifi nelle biblioteche comunali parigine

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