Si riaccende il caso Street View , con un’ammissione choc di Google: i dati raccolti illegalmente dal motore di ricerca sulle reti wireless nella sua attività per il servizio di mapping non sono ancora stati distrutti e per questo chiede scusa, ma nel contempo chiede all’ Ico , l’ente per la tutela della privacy in Gran Bretagna, istruzioni su come procedere. Reazione stizzita dell’agenzia: “Quei dati non dovrebbero più esistere da tempo”. Google aveva ricevuto nel lontano novembre del 2010 l’ordine tassativo di distruggere i dati personali raccolti per sbaglio dalle reti wifi , ma per sua stessa ammissione Mountain View ha fatto sapere che i dati sono ancora lì, a disposizione. Pronta la replica dell’Ico, che ha ingiunto a Google di cederle i dati. “Il fatto che parte dei dati ancora esista è contrario agli accordi siglati da Google” , fa sapere l’Ico, che vuole vederci chiaro e per questo intende passare al setaccio i dati conservati da Google, fra cui e-mail e comunicazioni personali degli utenti intercettati.
Street View, Google ha ancora i dati

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