La mancanza di nuovi investimenti in ambito scientifico e la conseguente scarsità di risorse ha portato l’Italia negli ultimi posti di una classifica stilata da Ceris-Cnr a causa del bassissimo valore del rapporto fra spesa in ricerca e prodotto interno lordo (res/pil) che è a 1,1%. Lo studio dimostra che l’Italia produce poco, meno della metà del Giappone il cui rapporto corrisponde al 3,3%. li Stati Uniti producono, invece, il 2,6%, seguiti dalla Germania con il 2,5% e dalla Cina con 1,3%. Nonostante le statistiche poco incoraggianti, l’Italia ha registrato un aumento del proprio peso sul totale delle pubblicazioni scientifiche mondiali, segnale questo della vitalità del sistema scientifico italiano. Nell’analisi si legge: ” La situazione del nostro Paese appare preoccupante, la produzione italiana di scoperte di rilevanza pratica, in particolare quelle invenzioni il cui valore economico sia appropriabile dallo scopritore tramite lo strumento legale del brevetto’ risulta molto inferiore perfino a Pesi come Olanda e Canada, dalla rilevanza demografica e d economica sensibilmente minori”
Studio Cnr: l’ Italia non investe sulla scienza e il pil scende a 1,1%

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