“In trent’anni il Sundance ha continuato a crescere, grazie agli artisti che continuano a prendersi il rischio di raccontare storie che ci aprono la mente”. Con queste parole Robert Redford , padrino e fondatore del Sundance festival , presenta la nuova edizione della rassegna di cinema indipendente più importante al mondo, che inizia oggi . I numeri di quest’anno sono da record: 12.218 tra lungometraggi e corti sono stati inviati al festival, e tra questi sono stati selezionati 186 film da 37 paesi, di cui 117 i lungometraggi e 53 opere prime. Tra i 16 film nella sezione Us Dramatic Competition spicca God’s Pocket di John Slattery, noto come attore in serie tv come Desperate Housewives e Mad Men e adesso giunto alla prima esperienza come regista. Interpretato da Philip Seymour Hoffman, Christina Hendricks, Richard Jenkins e John Turturro, il film è ambientato nel sobborgo operaio di God’s Pocket, dove il figliastro di Mickey, Leon, muore in un incidente in un cantiere. Hoffman è protagonista anche del thriller A Most Wanted Man di Anton Corbijin, adattamento cinematografico del libro di John Le Carré Yssa il buono ; nel cast, oltre ad Hoffmann, Rachel McAdams, Robin Wright e Willem Dafoe. Attesissimo Camp X-Ray , scritto e diretto dal regista emergente Peter Sattler e interpetato da Kristen Stewart. L’attrice è nota ai più per la saga di Twilight e indosserà i panni di una giovane soldatessa americana che, partita con grandi ideali, finisce a fare la guardia a Guantanamo Bay, dove instaura un’inusuale amicizia con uno dei detenuti, il piccolo Ali, mettendo in dubbio la già molto discussa etica all’interno del carcere di massima sicurezza. Da segnalare anche Frank , del regista irlandese Lenny Abrahamson, con Michael Fassbender, Domhnall Gleeson e Maggie Gyllenhaal. La presenza di Fassbender al festival è già stata confermata, ed è facile prevedere che il suo sbarco darà vita a uno dei red carpet più animati. 28 sono invece i titoli scelti nel vasto programma di documentari, che toccano molti argomenti di attualità; peso rilevante è stato dato al mondo del web e alle sue problematiche, con tre documentari in prima assoluta. Unica firma italiana quella della regista Sara Colangelo : il suo Little Accidents , con Elizabeth Banks, racconta le vicende alle prese con grandi difficoltà in un paese di provincia scosso da un tragico incidente in miniera che è costato la vita a 12 persone. C’è però un omaggio al Bel Paese: The Trip To Italy , commedia semi improvvisata diretta da Michael Winterbottom, sequel di The Trip del 2010. Stavolta i due comici Steve Coogan e Rob Brydon assaggeranno le specialità locali di 6 città d’Italia, da nord a sud, in un road-trip culinario e umoristico che mette la grande cucina italiana in primo piano.
Sundance Festival, al via in cinema indipendente

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