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17 Novembre 2025 | Attualità

Supermercati italiani diventano rifugi antiviolenza per donne in pericolo

Trentanove punti vendita della grande distribuzione  trasformati in nuovi “punti viola” con personale formato per assistenza immediata alle vittime.

La rete commerciale italiana si mobilita contro la violenza di genere attraverso un’iniziativa senza precedenti nel panorama europeo. Trentanove supermercati sono stati trasformati in nuovi “punti viola”, spazi sicuri dove le donne in difficoltà possono cercare protezione immediata e ricevere assistenza qualificata.

Il progetto, presentato oggi a Bologna, copre sei regioni italiane: Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Puglia. La partnership di Coop Alleanza 3.0 con DonneXStrada, associazione specializzata nel contrasto alla violenza di genere, ha permesso la formazione specifica di 600 dipendenti attraverso sessioni condotte da psicologhe e avvocate.

Il personale formato può ora fornire informazioni sui servizi territoriali di supporto, orientare verso il numero antiviolenza nazionale 1522 e offrire assistenza immediata in situazioni di emergenza. La scelta dei supermercati come luoghi sicuri risponde a una logica precisa: sono spazi pubblici frequentati quotidianamente, distribuiti capillarmente sul territorio e percepiti come ambienti neutri e accessibili. Lo scorso anno 14 punti vendita tra Milano, Roma, Torino e Bergamo di Carrefour avevano aderito all’iniziativa Punto Viola.

L’iniziativa si inserisce in un programma aziendale più ampio. Il contratto integrativo prevede misure per le dipendenti vittime di violenza: aspettativa retribuita fino a tre anni, 90 giorni di permesso retribuito aggiuntivo per percorsi di protezione e possibilità di trasferimento agevolato in altri punti vendita per garantire la sicurezza delle lavoratrici.

La cooperativa ha avviato anche un progetto pilota di formazione sulle relazioni affettive in collaborazione con la Fondazione Giulia Cecchettin. Il programma sperimentale coinvolge 150 dipendenti in percorsi educativi sulla prevenzione della violenza di genere.

Sarà in vendita una shopper solidale denominata “Una borsa, una vita” che riporta un disegno realizzato da Giulia Cecchettin, la studentessa universitaria uccisa nel novembre 2023 in un caso che ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana. Per ogni borsa venduta, 50 centesimi vengono devoluti alla Fondazione che porta il suo nome.

Il modello italiano dei “punti viola” rappresenta un esperimento di responsabilità sociale d’impresa che integra sicurezza, formazione e sostegno economico. La capillarità della rete commerciale permette di raggiungere territori periferici spesso carenti di servizi specializzati.

L’iniziativa risponde a dati allarmanti: in Italia una donna su tre subisce violenza fisica o sessuale nel corso della vita, secondo i dati ISTAT. Nel 2023 sono stati registrati 120 femminicidi, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente. La maggior parte delle violenze avviene in ambito domestico, rendendo cruciale la presenza di luoghi sicuri facilmente accessibili nella quotidianità.

La trasformazione dei supermercati in presidi antiviolenza segna un cambio di paradigma: dal semplice sostegno economico a campagne di sensibilizzazione, le aziende italiane stanno sviluppando interventi strutturali che modificano gli spazi e le pratiche lavorative per contrastare un fenomeno sistemico che richiede risposte integrate tra pubblico e privato.

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