I pc a tavoletta arrancano: quello che sembrava l’orizzonte più prolifico (insieme agli smartphone) del settore hi-tech sta patendo più del previsto la concorrenza dei phablet , ovvero dei cellulari di grandi dimensioni, capaci di integrare le funzioni dei tablet con quelle tipiche dei telefoni. Questo quanto emerge dal rapporto Idc, che rivede al ribasso le stime di vendita globali per i tablet , che nel 2014 non dovrebbero superare le 245 milioni di unità (a sdispetto delle oltre 261 milioni ipotizzate a gennaio). La crescita annuale sarà dunque del 12%, in picchiata rispetto al +52% del 2013. Il motivo è presto detto: “Per cominciare, i consumatori stanno tenendo i loro tablet – dice Tom Mainelli, vicepresidente Idc -, soprattutto se si tratta di modelli costosi di fascia alta. E poi c’è l’ascesa dei phablet”. I dispositivi ibridi, ovvero cellulari super-tecnologici con schermi intorno ai 6 pollici , offrono la praticità di un computer a tavoletta, con la possibilità di guardare filmati in buona qualità e lavorare a documenti anche complessi, e le funzioni dei telefoni, chiamate e sms inclusi. I mega-smartphone stanno crescendo a ritmo rapidissimo (+10,3% nel primo trimestre 2014, a dispetto del +4,3% di inizio 2013) e potrebbero nel giro di un paio d’anni insidiare i cugini maggiori. La soluzione ‘tutto in uno’ attira soprattutto l’utente medio , che non necessita di hardware potente e dedicato per le applicazioni lavorative. Molto dipenderà dagli sviluppatori, che sempre più dovranno scegliere il ramo (e i dispositivi, oltre ai sistemi operativi) cui dedicare le proprie attenzioni. Il successo verrà anche dal parco app.
Tablet in retro, la colpa è dei phablet

Guarda anche: