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5 Novembre 2012 | Economia

Tablet, una questione di margini (di profitto)

I pc a tavoletta sono il dispositivo mobile del momento : molti nuovi modelli sono stati presentati dopo l’estate e si apprestano a contendersi i favori del mercato natalizio, con i marchi più importanti a darsi battaglia senza esclusioni di colpi. Con un solo ostacolo, spesso: l’alto prezzo di vendita.   Prezzi non sempre giustificati dai costi di produzione e dalla tecnologia monta ta. Ihs iSuppli ha fatto i conti in tasca alla compagnie hi-tech e scoperto quanto segue: iPad Mini (in versione 32 Gb) costa a Apple 219 dollari, ma è venduto a 429, con un profitto di 210 dollari; Surface vale 271 dollari in produzione, 499 nei negozi, con Microsoft che intasca 218 dollari. Eccezione nota è Kindle Fire Hd, che costa ad Amazon quanto costa ai clienti: 199 dollari. Il sito di e-commerce ammette però di lavorare a guadagno zero sull’hardware, sperando poi di incassare i dividendo sui contenuti (e-book, film e mp3 venduti a miliardi nel mondo).   I riscontri considerano solo i costi legati ai materiali , ma offrono una sponda ai mugugni dei consumatori, che spesso lamentano un sovrapprezzo ingiustificabile sui nuovi beni di consumo tecnologici. Certo, Microsoft ha investito circa 28 miliardi di dollari i tre anni nella ricerca e ora prova a recuperare parte del malloppo sui tablet. Apple ha speso un terzo della rivale, ma parte da una posizione dominante. Amazon, come detto, fa storia a sé. Gli utenti, nel frattempo, pagano.

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