Telefonica non è obbligata a lanciare un’offerta pubblica d’acquisto per rilevare il 22,4% di Telecom Italia in possesso di Telco. Lo dice la Consob, organismo che vaglia le operazioni delle società quotate in Borsa. “ L’attuale normativa italiana lega l’obbligo di Opa al superamento del 30% del capitale con il diritto di voto, indipendentemente dal fatto che alla partecipazione acquisita corrisponda una situazione di controllo della società quotata” , si legge in un documento di Consob. Anche in caso di acquisizione integrale di Telco, dunque, Telefonica sarebbe sotto la soglia limite, senza contare che tali quote “sono private del diritto di voto fino al 1 gennaio 2014 e comunque subordinatamente all’ottenimento di tutte le autorizzazioni regolamentari e antitrust” . Il controllo sull’operazione è garantito quindi non solo dalle norme di mercato, ma anche dai regolatori stranieri (in Brasile e Argentina) , che dovranno valutare l’impatto della scalata sui mercati interni, dove Telefonica e Telecom erano sin qui rivali. Secondo Consob, l’unica preoccupazione valida riguarda la ripresa della compagnia di telecomunicazioni: “ Non si può avere paura degli stranieri e chiedere contemporaneamente soldi stranieri – ha detto il presidente del comitato -. Il tema è se l’azienda funzionerà meglio o sarà cannibalizzata ”.
Telecom a Telefonica, senz’Opa

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