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10 Novembre 2008 | Economia

Telecom: confermati gli obiettivi per il 2008

                    Il terzo trimestre dell’anno si è chiuso positivamente per Telecom Italia, con un miglioramento dei margini di gestione e con la conferma dei target per l’esercizio in corso. ll rialzo della redditività è stato attuato attraverso la riorganizzazione della struttura operativa, la revisione dei palinsesti dei canali analogici e l’allargamento del bacino pubblicitario de La7. Per quanto riguarda i risultati dei primi nove mesi del 2008, i ricavi consolidati sono pari a 209,9 milioni di euro , e registrano una crescita del 17,7% (178,3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2007), trainati dallo sviluppo dei ricavi della piattaforma Pay per View Digitale Terrestre – principalmente grazie alla vendita dei diritti del calcio a Mediaset e TIM – e dai ricavi del settore Multimedialità, che ammontano a 30,1 milioni di euro, in aumento del 50,5% rispetto ai primi nove mesi del 2007, grazie al positivo apporto delle attività di Content Competence Center (+3,9 milioni), dei canali satellitari (+3,0 milioni) e del nuovo progetto MTV Mobile (+3,6 milioni). In riduzione i ricavi del settore Television Free to Air (-2,3 milioni di euro) a causa della raccolta pubblicitaria lorda che è diminuita del 2,4% su La7 e del 9,8% su MTV. L’Ebitda è pari a -44,7 milioni di euro, rispetto a -37,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2007 e registra una variazione negativa di 7,0 milioni di euro rispetto al 2007. Tale risultato ha principalmente risentito della redditività negativa della Television Free to Air che ha scontato, in aggiunta alla riduzione dei ricavi pubblicitari, una crescita dei costi del palinsesto nella prima parte dell’anno per la nuova programmazione delle due emittenti La7 ed MTV. Sulla riduzione del margine ha inciso, inoltre, il peso crescente dei costi per l’acquisizione dei diritti del calcio per il digitale terrestre, ancorché parzialmente compensato dall’aumento dei ricavi. L’Ebit, a valle degli ammortamenti del periodo, è pari a -92,7 milioni di euro rispetto a -83,7 milioni dei primi nove mesi del 2007 , con un peggioramento di 9,0 milioni di euro. La variazione, oltre che alla riduzione dell’EBITDA di 7,0 milioni, è principalmente attribuibile ai maggiori ammortamenti dei diritti televisivi su LA7 (+2,7 milioni di euro), in parte compensati da minori ammortamenti sul diritto d’uso delle frequenze digitali. Il risultato netto di competenza della Capogruppo è pari a -75,2 milioni di euro (-65,8 milioni di euro nei primi nove mesi del 2007). L’indebitamento finanziario al 30 settembre 2008 è pari a 274,1 milioni di euro e si incrementa rispetto al 31 dicembre 2007 (215,8 milioni) di 58,3 milioni di euro. La variazione è principalmente attribuibile agli investimenti del periodo (34,1 milioni di euro), in particolare per l’acquisto dei diritti televisivi, e al fabbisogno per la gestione operativa del periodo di 79,9 milioni, compensato dall’incasso del Consolidato Fiscale per 55,7 milioni di euro. Rispetto alla posizione finanziaria netta al 30 giugno, l’aumento dell’indebitamento è di 28,7 milioni. “I n un periodo in cui il mondo è cambiato e la crisi finanziaria ha cominciato ad avere impatto sull’economia reale – ha commentato  Bernabè al termine del consiglio di amministrazione che ha esaminato i conti al 30 settembre 2008 – abbiamo chiuso un buon trimestre. In questo scenario il comparto delle telecomunicazioni non ha mostrato particolari segni di sofferenza, e Telecom Italia, anche grazie alle azioni di rilancio che abbiamo messo in atto sin dall’inizio dell’anno, ha potuto chiudere un periodo che ha proseguito la tendenza di miglioramento della dinamica di ricavi e margini avviata nel corso del 2008 ”. ” Il buon risultato complessivo è anche supportato dall’andamento dei nostri mercati esteri, come testimonia il miglioramento dei risultati operativi delle partecipate in Brasile e Germania. Tutto questo ci consente di confermare i target di fine anno già annunciati al mercato “. In occasione della presentazione del bilancio semestrale Telecom ha annunciato di prevedere per il 2008 ricavi tra 30,4 e 30,5 miliardi di euro e un Ebitda margin attorno al 38% In particolare per il business Domestic era stata confermata la previsione di ricavi superiori a 23 miliardi di euro e un Ebitda margin organico intorno al 44 per cento. Considerando i risultati positivi del trimestre, il gruppo Pirelli non ha fretta di vendere la quota di Telecom Italia, pari all’1,36% del capitale della società telefonica. Come ha ribadito il presidente del gruppo Marco Tronchetti Provera durante la conferenza telefonica per illustrare al mercato i dati trimestrali, ” siamo fiduciosi nell’aumento del suo valore di Borsa e quando questo valore sarà cresciuto, allora potremo vendere. Ma non abbiamo necessità di farlo “. Dopo che nei primi giorni della settimana il prezzo dell’azione Telecom Italia era tornato sopra 1 euro, da ieri è tornato al di sotto di quella soglia e, al momento, è scambiata in Borsa a 0,96 euro.

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