E’ stato raggiunto oggi l’accordo tra Telecom Italia e sindacati sui 5000 licenziamenti collettivi avviati dall’azienda a fine giugno. Lo rendono noto i sindacati Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e le Rsu della compagnia di telecomunicazioni, dopo la lunga trattativa condotta al Ministero del Lavoro. “L’accordo prevede il ritiro dei licenziamenti e la possibilità fino a 5000 persone”, afferma il comunicato dei sindacati, sottolineando che i dipendenti interessati saranno quelli che “avranno raggiunto i requisiti per maturare la pensione e di accedere alla mobilità volontaria maggiorata al 90% dell’ultima retribuzione, conservando in più l’assistenza sanitaria integrativa”. Inoltre l’accordo prevede un’impegno da parte dell’azienda a non ricorrere a mobilità territoriali che non siano volontarie, nel rispetto delle professionalità grazie ad un piano di formazione da almeno 1 milione di ore da organizzare entro fine anno. “In termini occupazionali” conclude la nota unitaria, ” l’accordo prevede per il 2009 e 2010 l’assunzione di almeno 600 nuovi lavoratori, la stabilizzazione dei 300 lavoratori in somministrazione giunti alla terza o quarta proroga, nonchè il diritto per 1600 dipendenti del call center del gruppo Telecom Telecontact di passare da un part-time di 4 ore ad un part-time a 6 ore. L’accordo prevede insomma un’uscita soft e tutelata per i lavoratori più anziani e una riduzione totale dei livelli occupazionali di 3700 persone, con garanzie importanti per la mobilità professionale e territoriale dei dipendenti”.
Telecom e sindacati trovano accordo per gli esuberi

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