Il Consiglio di Stato ha definitivamente confermato l’illegittimità dell’assegnazione dei numeri Lcn 7, 8 e 9 alle televisioni naziona li e la violazione da parte dell’Agcom delle sentenze passate in giudicato che avevano già sanzionato tale illegittimità. La sentenza conferma la fondatezza dell’interesse di Telenorba , e più in generale delle tv locali , a vedere approvato un Piano Lcn che stabilisca l’ordine dei canali sulla base delle abitudini e preferenze degli utenti nel sistema analogico e che escluda dai primi 9 canali del telecomando le emittenti nazionali che, al momento del passaggio al digitale, non erano generaliste. La guerra del telecomando è scoppiata nel 2010 , quando l’Autorità ha varato il piano di numerazione automatica dei canali, assegnando, tra l’altro, i tasti dall’1 al 9 ai canali generalisti ex analogici e quelli dal 10 al 19 alle emittenti locali. Il provvedimento è stato annullato nel 2012 dal Consiglio di Stato dopo una serie di ricorsi, ma è stato congelato fino all’adozione del nuovo piano. Nel marzo 2013 l’Agcom ha adottato la nuova delibera, confermando La7 al numero 7, Mtv all’8 e Deejay Tv al 9. Una decisione che ha rilanciato proteste e ricorsi da parte di operatori che contestavano il carattere generalista di Mtv e Deejay Tv. E proprio i numeri 8 e 9 sono finiti sotto la lente del Consiglio di Stato che, a dicembre, ha dichiarato la nullità della loro assegnazione. Meno problematica la situazione del tasto numero 7, in quanto La7 è ritenuta emittente generalista nonché abitualmente collocata dai telespettatori in quella posizione anche prima del piano 2010.
Telenorba vince la nuova battaglia del telecomando

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