Un importante passo avanti nella comunicazione del futuro è stato raggiunto a Roma, presso l’Università La Sapienza, con il primo teletrasporto quantistico di informazioni tra due laboratori della Capitale.
L’esperimento, guidato dal ricercatore Alessandro Laneve e pubblicato sulla rivista Nature Communications, mostra come, grazie alle leggi della meccanica quantistica, sia possibile trasferire informazioni tra particelle di luce, i fotoni, in modo istantaneo e senza contatto diretto.
Il progetto ha coinvolto i laboratori Nanophotonics e Quantum Lab, entrambi del Dipartimento di Fisica, dove sono stati messi a punto strumenti in grado di inviare e ricevere singoli fotoni. La novità è stata l’utilizzo dei “quantum dot”, minuscoli “punti quantici” che emettono fotoni non perfettamente identici, ma “accordati” in modo da trasmettere informazioni uguali.
Questo ha reso più semplice e precisa la tecnologia usata per il teletrasporto.
Grazie a questa tecnica, l’informazione è stata trasmessa tra due punti distanti senza che le particelle di luce si sia toccate o abbiano interagito direttamente. L’esperimento è stato effettuato tra due edifici della Città universitaria, usando sia fibre ottiche sia un collegamento ottico libero di 270 metri.
Il successo dimostra il grande potenziale dei quantum dot e avvicina la realizzazione di una rete internet quantistica, che un giorno potrebbe rivoluzionare il modo in cui comunichiamo.
Questa tecnologia apre la strada a un web completamente nuovo, basato sulla meccanica quantistica, capace di rendere le comunicazioni molto più sicure e veloci. Fondamentale per il futuro sono i “qubit”, unità di informazione quantistica che possono viaggiare rapidamente e venire teletrasportate su lunghe distanze.

