Il quotidiano statunitense progressista Capital Times ha lasciato le sue spoglie ‘mortali’ per entrare a far parte definitivamente dell’etereo mondo del web: la sua versione cartacea è stata abolita, sarà quindi consultabile solo su internet . La drastica decisione è stata presa in seguito al progressivo calo della distribuzione che è scesa, dalle oltre 40.000 copie degli anni Sessanta ad appena 18.000 copie . Sembrerebbe l’avverarsi di una profezia: nel 2006 l’editore del New York Times Arthur Sulzberger aveva preannunciato la scomparsa dei giornali stampati a favore delle loro versioni virtuali. Clayton Frink, editore di Capital Times spiega: “ Ci siamo accorti che la nostra audience diminuiva a vista d’occhio e non eravamo più rilevanti ; noi siamo forse i primi ma la tendenza generale è questa un po’ dappertutto e non solo in Usa”. Da questo momento la redazione produrrà solo due settimanali su carta: una guida gratuita agli spettacoli e una sezione di notizie che saranno distribuite dalla molto più conservatrice testata rivale The Wisconsin State Journal. Ovviamente questo cambiamento così radicale non è stato indolore per coloro che lavorano da anni per la testata: più di venti giornalisti hanno perso il posto , molti attraverso il prepensionamento, qualcuno attraverso il licenziamento. Sono solo sette i reporter assunti nelle redazioni online per i settori di web producing e di web design. Secondo voci di corridoio questa progressiva scomparsa della carta è inevitabile e presto coinvolgerà anche le testate più anziane e prestigiose. La crisi è già nell’aria: anche l’autorevole giornale newyorchese Times ha avvertito un calo nelle vendite e si è visto costretto a potenziare la sua versione web.
The Capital Times abbandona la carta e diventa virtuale

Guarda anche: