E’ scontro aperto tra il premier inglese David Cameron e The Guardian , uno dei più importanti quotidiani britannici. Il capo del governo ha attaccato il giornale accusandolo di nuocere alla sicurezza nazionale, a causa della pubblicazione dei file trafugati da Eric Snowden. In primavera, l’ex dipendente della Cia ha scelto proprio The Guardian per rendere noti documenti segreti sulle attività dell’intelligence americana e britannica, che per mesi hanno spiato gli internauti di mezzo mondo e violato le norme sulla privacy. “Le cose stanno così – ha detto Cameron in una seduta parlamentare – : quanto è accaduto ha danneggiato la sicurezza nazionale. Sotto molti aspetti lo hanno ammesso anche quelli di The Guardian, quando sotto richiesta hanno distrutto la documentazione in loro possesso ”. Il direttore del giornale, però, sostiene che l’eliminazione sia stata imposta, non solo richiesta dal governo conservatore. Le inchieste del quotidiano inglese, in connubio con quelle di The Washington Post , hanno fatto scoppiare lo scandalo Datagate , che oltre ai governi ha chiamato in causa compagnie come Google, Amazon, Microsoft e Facebook, accusati di aver spalleggiato le spie. A dare il via agli approfondimenti sul Datagate fu Glenn Greenwald , che in queste ore ha annunciato l’addio a The Guardian . Il giornalista era arrivato al quotidiano nel 2002, dopo aver lavorato per diversi network statunitensi: “ La mia collaborazione è stata fruttuosa e soddisfacente. Ho grande rispetto per i redattori e i giornalisti con cui ho lavorato e sono davvero orgoglioso dei risultati raggiunti. La decisione di lasciare non è stata facile , ma mi si è presentata un’opportunità unica” , ha detto Greenwald, che dovrebbe aprire un proprio sito di news e inchieste.
The Guardian attaccato da Cameron, mentre Greenwald lascia

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