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7 Aprile 2014 | Attualità

Ti lascio una canzone, trasmissione diseducativa

”Riceviamo ancora proteste per Ti lascio una canzone . Riteniamo fondate le preoccupazioni di tanti genitori per una trasmissione diseducativa, che utilizza i minori spesso rendendoli adulti . Chiediamo che la Rai dia notizie su eventuali compensi, diretti ed indiretti, che i protagonisti, i bambini e i loro genitori, ricevono per partecipare a una trasmissione che andrebbe rivista o forse sospesa ”.  Lo afferma Luca Borgomeo, presidente dell’associazione di telespettatori cattolici Aiart . Per Borgomeo, ”è comprensibile il disagio di tanti genitori nel veder sfruttati l’ingenuità ed anche il talento dei minori, impegnati a cantare brani lontani anni luce dal loro mondo. Per non parlare poi del look delle bambine , del loro patetico, assurdo voler imitare con sguardi languidi e movenze femminili le cantanti grandi”. A parere del presidente dell’Aiart,  ” una tv pubblica dovrebbe essere attenta a questi problemi e farsi carico degli effetti che la partecipazione a questi show può avere sulla formazione e sul futuro di questi bambini”.

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