L’amministratore delegato di Apple Tim Cook ha intenzione di proporre una ” semplificazione sostanziosa ” delle leggi che regolano il modo in cui sono tassate le aziende. E’ quanto emerge da un’intervista al Washington Post concessa in esclusiva dal numero uno del colosso di Cupertino. Il successore di Steve Jobs per la prima volta testimonierà in un’audizione al Senato in calendario la settimana prossima proprio su un provvedimento di revisione del codice fiscale. Durante l’intervista Cook ha detto che presenterà proposte specifiche volte a incoraggiare la Corporate America a riportare negli Stati Uniti utili generati all’estero e investire quel denaro nella creazione di nuovi posti di lavoro e in ricerca e sviluppo. Più di 1.000 società americane generano 1.700 miliardi di dollari all’estero, stando a un’analisi diffusa da Jp Morgan. E Apple è una di quelle che maggiormente ha costruito il suo impero fuori dai confini americani. Tuttavia molte di queste aziende sostengono che il peso fiscale degli Stati Uniti sia troppo alto rispetto a quello degli altri Paesi occidentali. ” In America si versa il 35% di imposte e questo non va bene – ha detto Cook – non vogliamo arrivare a zero, ma a una cifra ragionevole”.
Tim Cook: troppe tasse per le aziende

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