Cara è la crisi. E gli espedienti per contrastarla si fanno sempre più incredibili: in una nota rilasciata a Bbc, la compagnia aerea low cost Ryanair dichiara di voler introdurre sui suoi voli la piss-tax (la tassa sulla pipì). Se durante il viaggio dopo aver pagato (oltre al normale biglietto di volo) un extra per il bagaglio a mano, probabilmente un altro extra per il bagaglio in stiva e, se proprio volete fare i signori, un extra per avere la priorità all’imbarco (ma perché?), se dopo tutti gli extra, insomma, vi trovate ad aver bisogno del bagno, d’ora in poi dovrete munirvi di monete da una sterlina, così da far scattare la maniglia della toilette e soddisfare i vostri bisogni fisiologici. Ancora non si sa se la permanenza nei bagni sarà a tempo, oppure solamente per ingresso , e nemmeno è dato sapere come il servizio sarà regolato in casi di emergenza. Ryanair ha inoltre annunciato di voler chiudere tutti i banchi aeroportuali per i check-in a partire dall’inizio del 2010. Un altro tentativo di tagliare ulteriormente le spese e possibilmente abbattere il costo dei voli. Il check-in verrebbe effettuato esclusivamente online (come già fa il 75% dei clienti del vettore) e una volta arrivati nello scalo di partenza basterebbe solo consegnare l’eventuale bagaglio. Dopo le telefonate a bordo , l’aeroplano sempre più simile a un ufficio (servizio extra per guadagni extra), la compagnia irlandese prova quindi altri escamotage per rimpolpare i bilanci: e stavolta punta basso ai bisogni primari.
Toilette a pagamento su Ryanair

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