Apertura nel segno di Brad Pitt con il film L’arte di vincere di Bennett Miller, due film italiani in concorso sui sedici, madrina Laura Morante e un budget di 2 milioni di euro alla ventinovesima edizione del Torino Film Festival (25 novembre-3 dicembre) . ” Non siamo in concorrenza con il Festival di Roma e con quello di Venezia – ha detto il d irettore artistico Gianni Amelio -, ma casomai guardiamo a festival come Berlino, il Sundance e Rotterdam. Festival dove nessuno si sbraccia per le star, ma il pubblico è più interessato ai film e ai dibattiti ”. Intanto i film italiani in concorso che sono appunto due : I più grandi di tutti di Carlo Virzì e Ulidi piccola mia di Mateo Zoni in un concorso dove sono rappresentati 12 paesi su 16 pellicole in gara. Tra gli eventi, il Gran Premio Torino che quest’anno andrà ad Aki Kaurismaki che presenterà Le Havre , già visto all’ultimo festival di Cannes. La giuria del concorso principale del festival sarà presieduta dal regista Jerry Schatzberg. Insieme a lui il produttore americano Michael Fitzgerald, l’attrice Valeria Golino, la regista Shekhar Kapur e il regista filippino Brillante Mendoza . Tra gli ospiti attesi Keith Carradine, Michael Murphy, Alexander Payne, Antonio Albanese, Alice Rohrwacher, Francesca Comencini e Toni Servillo. Il film di chiusura sarà Albert Nobbs di Rodrigo Garcia con Glenn Close.
Torino Film Festival, da Pitt a Kaurismaki

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