Lo dice uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Nutrition, che farà piacere agli amanti della “benzina” degli Italiani
Il caffè contribuirebbe a contrastare il diabete del tipo 2. Lo dice uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Nutrition, in occasione della Giornata mondiale del diabeteche si è svolta il 14 novembre. Il beneficio deriverebbe dalla miscela di composti bioattivi, compresi i polifenoli, in grado di favorire il metabolismo del glucosio e i processi antiossidanti.
Secondo lo studio un consumo di 3-4 tazzine di caffè al giorno è associato a un rischio inferiore di circa il 25% di sviluppare la temibile patologia rispetto ad un consumo inferiore o nullo. Si tratta di una quantità in linea con il parere scientifico dell’autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), secondo cui 400 milligrammi di caffeina sarebbero la corretta dose per la maggior parte delle persone.
In Italia sono circa 3,9 milioni le persone che nel 2022 hanno dichiarato di avere il diabete: il 6,6% della popolazione, oltre 400mila casi in più rispetto a solo quattro anni fa. Questo aumento dipende dall’invecchiamento della popolazione, dalla tendenza a diagnosi di diabete più precoci e dal peggioramento di alcuni fattori di rischio nel periodo della pandemia: aumento di peso e riduzione dell’attività fisica della popolazione. Insomma, un altro strascico amaro del Covid.
di Daniela Faggion