Chi di banda larga ferisce di banda larga perisce. Il Tribunale di Roma ha accolto un’azione inibitoria del movimento Consumatori nei confronti di Wind. L’associazione ha accusato sito libero.it sul quale “gli utenti potevano verificare se la loro zona era coperta dall’adsl, ma ogni volta il risultato era positivo, anche quando non era possibile usufruire della banda larga”. Il Tribunale è intervenuto ordinando al gestore di fornire “in ogni caso una risposta veritiera” “Questa sentenza costituisce una vittoria per tutti i cittadini, perché per la prima volta il giudice ha condannato i comportamenti scorretti del gestore, per errata e scorretta informazione sulla effettiva copertura adsl delle utenze telefoniche”, ha affermato con soddisfazione Laila Perciballi del Movimento consumatori. I numerosi reclami nei confronti di Wind erano stati raccolti anche dall’associazione Telefono Blu che a maggio ha registrato 5.200 segnalazioni per i problemi legati alla telefonia e alle reti adsl. Wind Infostrada, con il 16% delle accuse, è seconda solo a Telecom, che ha ottenuto il 35% dei reclami dei consumatori.
Tribunale Roma accoglie ricorso contro Wind

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