Da tempo gli studi si concentrano sulla possibilità che si instauri una relazione causa-effetto tra l’eccessiva esposizione a televisione e videoghiochi e la comparsa di disturbi fisici o mentali. Sulla rivista americana di psicologia Archives of General Psychoogy è stato pubblicato uno studio che, su un campione di 4.000 adolescenti sani, ha analizzato il rapporto esistente tra l’esposizione degli adolescenti a tv, film e videogame e il rischio di sviluppare la depressione da adulti. A sette anni di distanza dall’inizio del monitoraggio dei ragazzi si è riscontrato che il 7,4% di loro (300 ragazzi circa) manifestava chiari sintomi di depressione : rispetto agli adulti che non mostravano particolari sintomi di depressione, coloro che invece risultavano essere depressi avevano guardato la televisione per 22 minuti in più al giorno. Il rapporto che si è riscontrato è stato dell’8% in più di rischio di diventare depressi, per ogni ora aggiunta di esposizione alla televisione. Riguardo invece al genere, i maschi sono risultati essere più vulnerabili a tale rapporto rispetto alle ragazze . Il minore dei mali sembra dunque essere rappresentato da videogame, dvd e radio che producono danni molto più lievi. La pericolosità della televisione risiede nel fatto che assorbe completamente la persona che la guarda in una visione del tutto passiva, che a sua volta porta l’adolescente a dedicarsi meno alle attività extrascolastiche salutari quali hobby e sport e di conseguenza a socializzare meno.
Troppa televisione fa rima con depressione

Guarda anche: