L’export dei cosmetici cresce del 15% e incassa 8,1 miliardi di euro. Il 55% dei trucchi usati al mondo sono prodotti in Italia.
Sarà merito degli influencer, sarà merito del gender fluid, fatto sta che il mercato italiano dei prodotti cosmetici sta conoscendo un periodo decisamente florido. Se in altri settori si parla di crisi dei consumi accentuata dai rincari, nel settore beauty l’export italiano ha visto un aumento del 15% per complessivi 8,1 miliardi di euro. A dirlo è Cosmetica Italia, il comparto di Confindustria che rappresenta la categoria.
Secondo le stime, il 2024 dovrebbe chiudersi con la produzione italiana di trucchi cresciuta del 10,4% e un fatturato di 16,74 miliardi di euro; il 2025, invece, dovrebbe essere ancora più fortunato e arrivare a 18 miliardi (+8%) con l’export a 9. Nel 2023 il giro di affari era stato di 15,1 miliardi (+13,8% sul 2022) mentre l’export aveva segnato 7 miliardi (+20% sul 2022).
Si parla spesso dell’alta moda ma anche la bellezza ha il suo ruolo nell’economia: il 55% dei trucchi usati al mondo sono prodotti in Italia e anche internamente il settore gioca un ruolo importante. Se calano i consumi alimentari, i prodotti per la cura della persona e i profumi sono in crescita del 3,3%: il giro di affari per il 2024 dovrebbe arrivare a 13,4 miliardi (+7% sul 2023), differenziato sui macro-canali di supermercati (5,5), profumerie (2,8), farmacie (2,2 miliardi), erboristerie, saloni e online.
Il settore funziona bene e cresce anche nell’Europa nel suo complesso, dove il 67% dei trucchi è di produzione italiana e nel primo semestre del 2024 il mercato è cresciuto del 9%.