Si chiama Tumblr, negli Stati Uniti si sta affermando come una delle comunità virtuali più attive e da pochi giorni è entrato nella classifica dei cinquanta siti web più visitati d’Oltreoceano . Un social network che assembla contributi degli utenti e provenienti da altre piattaforme: frammenti di testi, filmati da YouTube, disegni, fotografie, citazioni celebri. Un formato a collage che ha intrigato l’utenza americana ma anche i mezzi di comunicazione più classici come i giornali. Il primo a sbarcare ufficialmente su Tumblr è stato il settimanale Newsweek, con una selezione di contenuti propri e trovati in rete. In seguito è stata la volta di New Yorker e dei reporter fotografici di Pro Publica. Il social network fondato dal 24enne David Karp nel 2007 , in tre anni ha raggiunto i 6 milioni di utenti, attirati dalla possibilità di raccogliere video, immagini, link in un unico spazio e poi commentarne i contenuti. Inoltre, il sito si presta alla visualizzazione su dispositivi mobili quali smartphone, tablet e mini pc. Difficile dire se il successo attuale sia un fuoco di paglia, certo è che alla famiglia dei network sociali della rete, oggi, va aggiunto anche Tumblr, figlio minore di Facebook e Twitter. Ma in rapida crescita.
Tumblr, il social network dei frammenti

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