La polizia turca ha arrestato i componenti del gruppo internazionale di hacker Anonymous , rei di essersi opposti al filtro internet imposto dal governo di Ankara, che ha di fatto oscurato migliaia di siti. I pirati, prima avevano annunciato un possibile attacco, poi, la scorsa settimana, erano entrati in azione contro i server dell’Autorità delle telecomunicazioni turca. Il blocco parziale del web, secondo Anonymous, costituisce “una violazione del diritto umano al libero flusso di informazioni” e nasconde la volontà di arginare la diffusione di contenutidi tipo politico. I trentadue arresti sono stati compiuti domenica , nella giornata dedicata alle elezioni, che si pensava potessero essere un obiettivo sensibile per un attacco in grande stile.
Turchia, arrestati gli oppositori al filtro web

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