Il ministro delle Comunicazioni turco, Binali Yildirim, ha esortato Google a registrare il proprio nome nelle liste dei contribuenti in Turchia. La compagnia americana, in procinto di aprire un ufficio di rappresentanza nel Paese, potrebbe così accelerare la rimozione della messa al bando di YouTube, sito di sua proprietà, da parte delle autorità turche.
Turchia, pressione fiscale su Google

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