Il turismo enogastronomico italiano registra una crescita senza precedenti secondo i dati ENIT-Ministero del Turismo, presentati in occasione della Giornata della Ristorazione che festeggia la sua terza edizione il 17 maggio.
Dall’analisi emerge come nel 2025 i soggiorni legati al gusto hanno segnato un incremento del +176%, raggiungendo 2,4 milioni di presenze e una spesa internazionale che sfiora i 400 milioni di euro (395,5 milioni), con un aumento del +9% rispetto al 2023. Questi numeri confermano il ruolo strategico del settore per l’economia turistica nazionale, sottolineando come l’enogastronomia sia ormai un fattore identitario e attrattivo dell’offerta italiana.
Se agli inizi degli anni 2000 il turismo enogastronomico era una nicchia per pochi appassionati, oggi rappresenta una delle motivazioni principali di viaggio per i turisti stranieri. I mercati di riferimento sono Regno Unito, Germania, Spagna e Stati Uniti, a conferma del legame tra export delle eccellenze italiane e “turismo di ritorno”: sempre più viaggiatori scelgono l’Italia per riscoprire i sapori già apprezzati nei loro Paesi.
Ivana Jelinic, AD ENIT, commenta: “Sono sempre più numerosi i viaggiatori esteri che scelgono l’Italia per le esperienze enogastronomiche, valorizzando le eccellenze locali ed i territori. Attraverso l’unicità dei nostri prodotti facciamo conoscere il made in Italy all’estero, innestando una filiera produttiva che crea valore ed investimenti, grazie al ritorno in termini di spesa e soggiorni”.
Trend 2025: autenticità, borghi e sostenibilità
Il turismo enogastronomico si fa volàno di crescita per territori e comunità, diffondendo la vera essenza dell’Italia nel mondo e valorizzando soprattutto le destinazioni minori, spesso fuori dai circuiti tradizionali.
Il 63% dei turisti mondiali e il 93% degli italiani intende visitare destinazioni rurali o borghi nel 2025, alla ricerca di autenticità, tranquillità e sostenibilità. L’enogastronomia diventa leva per la destagionalizzazione e la rigenerazione dei territori meno noti, contrastando l’overtourism delle grandi città d’arte.
La Giornata della Ristorazione dedicata all’ospitalità
Il 17 maggio si celebra la Giornata della Ristorazione, appuntamento promosso da FIPE-Confcommercio con il patrocinio del Ministero del Turismo, che coinvolge oltre 10.000 ristoranti e più di 100 eventi in tutta Italia. L’edizione 2025 è dedicata al valore dell’ospitalità, con l’uovo come simbolo di creazione e rinascita, e un piatto ufficiale – l’ovetto croccante con asparagi, fonduta di blu del Moncenisio e tartufo nero d’Alba – scelto per rappresentare la ricchezza e la creatività della cucina italiana.
Con 328.000 imprese attive, 1,5 milioni di occupati (di cui oltre 1,1 milioni sono lavoratori dipendenti) e un valore aggiunto di oltre 59 miliardi di euro, la ristorazione italiana rappresenta non solo un’eccellenza culturale e identitaria, ma anche uno dei comparti chiave per la crescita economica del Paese.
La giornata vuole rafforzare il ruolo sociale, culturale ed economico della ristorazione, valorizzando la filiera agroalimentare e promuovendo scelte responsabili e sostenibili. Un’occasione per celebrare la cucina come motore di sviluppo locale, identità e accoglienza.
di Serena Campione